Non so per quale motivo ogni tanto mi vengono strane idee, ma confido nella vostra pazienza e so che mi sosterrete nei miei deliri.
Il fatto è che sono circondata da parenti e amici che fra un paio di settimane riprendono la scuola e così mi sono fatta influenzare da questi preparativi. Ho iniziato a fare collegamenti strani tra libri e materie scolastiche, cercando di abbinare ad ogni materia un’opera. Mi sono basata su associazioni non sempre scontate e certamente opinabili, ma comunque… questo è il risultato!
Italiano:
Ho scelto il Decameron di Giovanni Boccaccio: sia per la lingua sia per i contenuti è un pilastro della nostra cultura.
Ricordo che in IV o V ginnasio la nostra professoressa di matematica ci consigliò Il mago dei numeri di Enzensberger nel tentativo di farci apparire più accessibile il mondo della matematica. Bel tentativo, però poi ho scelto Lettere all’Università!
Storia:
Un bel ripasso del Novecento con la tilogia di Ken Follett: ne ho parlato anche qui.
Geografia:
L’Europa e il mondo intero assumono un nuovo sapore grazie alla fantastica reinterpretazione nella saga fantasy di Jacqueline Carey.
Educazione Civica:
L’Autobiografia di Norberto Bobbio è esemplare e ispiratrice. Ne ho parlato qui.
Scienze:
Tanta fisica in questa trilogia per ragazzi. Forse un po’ difficile per chi non è molto esperto, ma Philip Pullman è un eccellente narratore.
I Canterbury Tales di Chaucer son il frutto di una lunga riflessione. Shakespeare è banale, Jane Austen è troppo da me, i Romantici anche… allora ho pensato che un ritorno alle origini fosse la scelta migliore.
Francese:
Ho scelto I Miserabili per rappresentare la Francia, ma ero così indecisa…
Arte:
La passione di Artemisia narra la passione e la determinazione della grande pittrice Artemisia Gentileschi, sullo sfondo del ricco Seicento italiano.
Religione:
La Divina Commedia: è vero parla di Dio. Ma chi non ci crede può sempre venerare il Genio di Dante.
Latino:
Adoro Orazio, ma dovendo scegliere un’opera mi affido al magister di Dante, Virgilio e la sua Eneide.
Greco:
Indecisissima tra l’Antigone di Sofocle e l’opera di Erodoto: alla fine ho scelto quest’ultimo perché in lui c’è un po’ tutta la Grecia.
Diritto:
Spettacolare il processo in tribunale che domina la trama dell’ultimo volume della trilogia di Larsson: Millennium.
Musica:
La pioggia nel pineto di Gabriele D’Annunzio è musica allo stato puro.
Economia:
Saviano, la droga e l’economia: un mix potente.
Psicologia:
Dietro lo specchio è stato il primo romanzo che mi catapultata nei meandri oscuri della mente umana.
Filosofia:
Questa è la mia filosofia di vita. Grazie Hermione.
Educazione fisica:
Seriamente vi aspettavate qualche libro? Non per nulla in quinta superiore avevo l’esonero. Maledette ginocchia.
Non è stato facile fare una selezione, però è stato sicuramente divertente! A voi la parola, cari lettori! 🙂
Che ricordi… l’odore dei libri nuovi, quelle belle copertine senza orecchie, ancora da foderare, e tutte le buone intenzioni di studiare, quest’anno, sì, questi bei libri me li studio tutti – una botta in testa che passava superate le prime 24 ore dal rientro! 🙂
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🙂
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Il mago dei numeri, Canterbury Tales , I Miserabili, Le storie… bellissime scelte! Gli altri non li conosco. Ho adorato Hugo, ho trovato interessante Erodoto, molto bello Chaucer (a poroposito: hai ragione, è bello di tanto in tanto fare un salto alle origini della letteratura, di qualunque Paese sia); molto carino Enzensberger… Buona giornata! 🙂
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Ma sì, a volte le origini sono le basi! Poi la mia formazione classica mi influenza sicuramente. Però cerco sempre di non soffermarmi sull’antico, ma di integrarlo col moderno. In fondo studio letterature comparate!
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wow… al mio esordio universitario il primo esame che ho dato è stato Letterature Comparate e… per essere il primo (ed unico!) esame il voto non fu niente male!!!
Comunque è vero, le origini sono le basi, ed ogni tanto è bello ritornarci… Anche a me comunque piace alternare! 😉 Buona giornata!
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Se molti posso piú che approvarli, quando si passa a Follett e al fantasy moderno o per giovani ragazzi di questi tempi mi manca il terreno sotto ai piedi.
Divertente il mago dei numeri. 🙂
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Su quel terreno io invece mi sento piuttosto stabile!
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Ecco.
E temo di non essere poi cosí tanto vecchio. Credo di essere solo sclerotico e di conseguenza faccio fatica a trovare la terra da quelle parti…
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Ognuno ha le proprie terre da conquistare. … 😉
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Come dire che potrei conquistare quei terreni o che non devo preoccuparmi perché tanto conquisterò altrove?
Vedi che non capisco?
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Direi che ognuno è più portato a conquistare qualcosa. Questione di sensibilità letteraria!
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Sí, a ciascuno il suo! 🙂
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Una bellissima idea **
Molto interessanti queste associazioni che hai fatto ^^
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Grazie!
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Ciao.
Il mago dei numeri non mi è sembrato poi così adatto a suscitare interesse per la Matematica (io sono laureata in qst materia) e certo non da ragazzi oltre i 13 anni. Trovo molto più affascinante Il teorema del pappagallo, di Dennis Guedj. Matematica più difficile ma racconta in pratica la storia di qst scienza, con una vicenda gialla come sfondo/pretesto.
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Sembra più interessante infatti!
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SI tratta di un vero romanzo in cui l’autore è riuscito a inserire, in modo narrativo buona parte delle storia della Matematica, impresa non da poco. E chiama le cose co il loro nome, non con “saltelli” e simili come avviene nel Mago dei numeri…
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Credo che allora aggiungerò questo titolo al mio elenco. Grazie Antonella!
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