Serie TV

“Because This Is My First Life”, recensione del kdrama

Il secondo drama coreano che ho visto in questi primi giorni del 2023 è Because This is My First Life su Viki. Cercavo una serie romantica e leggera: è quello che ho ottenuto, ma ho trovato anche molto di più.

La trama che segue la protagonista è piuttosto semplice, ma è il pretesto per approfondire alcune tematiche su cui tornerò in seguito. Yoon Ji Ho è una giovane assistente sceneggiatrice, in attesa che la sua carriera arrivi ad una svolta. Ha studiato all’Università di Seoul, la più prestigiosa del Paese, ma non ha ottenuto un ruolo di rilievo come ci si aspetterebbe da lei. Dopo una serie di sfortunati eventi, si trova costretta a cercare in fretta un altro alloggio e, tramite alcune conoscenze indirette, scopre che c’è una camera libera in un appartamento in centro: troppo bello per essere vero.

Nam Se-hee, al contrario, è un uomo molto solitario ed estremamente pignolo, motivo per cui scarta dopo poco tempo qualunque tipo di coinquilino. Avendo bisogno dei soldi dell’affitto per ripagare un ingente mutuo, continua nella ricerca del coinquilino perfetto e accetta la raccomandazione di un amico su una sua conoscenza. Nella lingua coreana non c’è una marcata differenza di genere (almeno è ciò che ho dedotto da quel poco che sto imparando), quindi i nostri protagonisti cadono ben presto in un fraintendimento: lui pensa che il coinquilino sia un uomo, lei è convinta che la padrona di casa sia una donna. La loro convivenza va avanti per pochi giorni, complici i differenti orari di lavoro che li tengono separati. Inevitabilmente, però il malinteso viene a galla. Cosa fare ora?

Dopo una serie di ragionamenti che vedono Ji Ho disperatamente bisognosa di un alloggio e Se- Hee disperatamente bisognoso dei soldi dell’affitto e di un coinquilino che rispetti il suo modo di vivere, i due decidono di continuare la convivenza, ma per non alimentare voci su questa loro insolita sistemazione, decidono di stipulare un contratto matrimoniale. Il cliché del matrimonio di convenienza è forse l’unico elemento banale di una serie che ha veramente tanto da raccontare. La relazione che si instaura tra i due protagonisti cresce lentamente e parte da un presupposto fondamentale: il rispetto dell’altra persona. Ji Ho comprende e rispetta i limiti che le impone la convivenza con Se-Hee e anche quando i sentimenti appena sbocciati la spingono a cercare di superare quei limiti, non c’è mai un’imposizione da parte sua, ma solo il tentativo di comprendere. Allo stesso modo Se-Hee apprezza la sua coinquilina per come rispetta le regole della casa e fin dall’inizio sostiene ogni sua scelta in ambito lavorativo: lui non vuole essere d’intralcio alla sua felicità, anche se non sono ancora innamorati. Quello che ho apprezzato maggiormente è che i due cerchino un equilibrio che faccia stare bene loro: l’ostacolo principale è la società, ciò che gli altri si aspettano da loro. Bene, nel momento in cui Ji Ho e Se Hee ascoltano solo i loro cuori e vivono la vita e la loro relazione in base alle loro regole e ai principi che li fanno stare bene, ecco che si spalanca la strada della felicità.

Questa tematica è ripresa, declinata e approfondita anche nelle storie che seguono le due migliori amiche di Ji Ho. Da una parte c’è Ho- Rang, fidanzata da anni con un ragazzo dolcissimo e, nonostante i numerosi litigi, sono sempre innamoratissimi. Lei però vuole sposarsi e non riesce a vedersi inserita nella società senza un anello al dito dopo anni di convivenza. Il suo fidanzato ha, invece, altri progetti nel futuro e non si sente pronto. ” Essere innamorati e sposarsi forse non sono la stessa cosa”. Piano piano il loro rapporto si incrina, inizialmente perché non riescono ad esprimere i loro pensieri e le loro aspettative, poi perché sembra che le loro vite debbano prendere strade diverse. Forse la loro storia è quella che ho preferito: riuscivo a sentire il dolore di una coppia che non sa comunicare e che vede sé stesso come ostacolo alla felicità dell’altro. Il percorso di Ho Rang verso la piena consapevolezza di cosa sia per lei la felicità è pieno di sofferenza, ma necessario.

Dall’altra parte c’è la terza amica, Soo Ji, che rifiuta categoricamente qualunque tipo di relazione romantica. Ha una posizione di prestigio in un’azienda dove il maschilismo dei suoi colleghi la colpisce quotidianamente. Commenti sull’abbigliamento, sulle sue vacanze, sulla sua situazione sentimentale… Soo Ji si sente in ogni momento sul filo di un rasoio e non può permettere che la sua posizione venga indebolita. Questo è il motivo per cui rifiuta con decisione il corteggiamento di Sang Goo, un uomo molto sensibile e innamoratissimo (nonché socio del protagonista del drama). Soo Ji dà voce a tutte quelle donne che nel mondo del lavoro continuano ad essere percepite solo come donne e non come lavoratrici. La sua storia vuole dare risalto alla libertà di poter essere sè stessi: una dirigente o un’impiegata instancabile, determinata, ma anche innamorata, dolce e scherzosa.

Di tutti i problemi che incontriamo nella vita, quanti derivano da scontro tra ciò che siamo e vogliamo con ciò che esige la società? Quante volte quello che pensano gli altri ha influenzato le nostre scelte? Quante rinunce facciamo in nome di ciò che ci si aspetta da noi?

Serve un cambio di prospettiva e questo ce lo offre il titolo inglese del drama: Because This Is My First Life. Perché questa è la mia prima vita. Noi stiamo vivendo per la prima volta e lo faremo solo in questa occasione. Gli errori sono all’ordine del giorno, quindi cerchiamo di essere un po’ più indulgenti con noi stessi, poi però proseguiamo in questa ricerca della felicità, perché non esiste obiettivo più importante. La strada non è facile, non sempre le cose andranno come vogliamo, ma è dannoso complicarci la vita se prendiamo decisioni in base alla società. Una volta che abbiamo capito cosa ci rende felici, basta concentrarsi sul come.

Adoro il messaggio che trasmette questa serie, lo trovo di buon augurio, quindi lo condivido con voi!

Lascia un commento